Cosa è l’etnofarmacologia

Cosa è l’etnofarmacologia

L’Etnofarmacologia è la Scienza che studia la medicina tradizionale tutt’oggi utilizzata dalle popolazioni indigene e che si basa su minerali, piante vegetali e parti di animali.

Si comincia da un’indagine antropologica presso il guaritore, alla quale fa seguito l’analisi biochimica delle componenti del medicamento e la verifica scientifica degli effetti curativi.

In questo modo sono stati scoperti principi attivi in grado di combattere malattie finora non curabili.

I più noti sono quelli estratti dalla pervinca del Madagascar, tra i più efficaci antitumorali esistenti.

L’etnofarmacologia viene anche definita medicina popolare, racchiudendo appunto tutte quelle pratiche paramediche e mediche precedenti all’avvento della medicina industriale.

Cosa fa l’Etnofarmacologia

L’etnofarmacologia si fonda su un approccio multidisciplinare che combina scienza e tradizione, ponendosi l’obiettivo di analizzare le proprietà biologiche di piante e preparati, sia tossiche che benefiche, in specifici contesti geografici e culturali. Una delle finalità dell’etnofarmacologia è l’uso consapevole e sicuro di piante e loro preparati, con ricadute che comprendono la sostenibilità ambientale ed economica di tali rimedi, spesso caratterizzati da un uso confinato in regioni con limitate disponibilità economiche.

Lo studio della Etnofarmacologia

La forte attenzione verso questa scienza ha portato la nascita di diversi corsi di approfondimento e veri e propri corsi di laurea, come quello presente presso l’Università Statale di Milano.
L’obiettivo è quello di valutare l’efficacia, la sicurezza e i meccanismi d’azione di rimedi tradizionali, attraverso l’uso di moderne metodiche farmacologiche.

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